Biostimolazione staminali dei follicoli tramite PRF e PRP

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Curare l’alopecia si può, con la biostimolazione delle staminali dei follicoli tramite mesoterapia con i fattori di crescita di derivazione piastrinica (da PRF, PRP…) .

L'alopecia rappresenta oggi una vera e propria problematica che coinvolge più del 15% della popolazione italiana, più di 18 milioni gli uomini che soffrono ad esempio di alopecia androgenetica e circa 4 milioni le donne: manifestandosi con una serie di fenomeni tra i quali i più comuni sono un lento e progressivo diradamento dei capelli, un considerevole aumento della caduta dei capelli stessi e molto spesso un loro evidente assottigliamento o con un arretramento dell’attaccatura dei capelli per lui e il diradamento diffuso su tutta la testa per lei.

Sotto accusa ci sono diversi fattori, alcuni noti – vedi i fattori genetici, stress o malattie autoimmunitarie, altri meno noti – come l’ambiente, l’alimentazione, gli stili di vita. Altri ancora tuttora sconosciuti . La perdita dei capelli ha quindi cause tra le più diverse e variabili ampiamente da un soggetto all’altro, e a volte anche nello stesso soggetto .

Diverse sono le strategie a disposizione per contrastare le alopecie, a seconda che la causa eziologica sia nota o meno . Esistono metodiche chirurgiche e non, ma solo quelle medicali hanno un riscontro scientifico in termini di risultati .

Per affrontare il problema senza chirurgia c’è la biostimolazione delle cellule staminali della zona germinale del follicolo pilifero tramite l’uso di derivati piastrinici (PRF, PRP) contenenti in rapporto una più elevata concentrazione di piastrine rispetto a quelle che ci sono in circolo . Queste, al di fuori dei vasi sanguigni, riconoscono un ambiente diverso da quello loro fisiologico, un po’ come avviene nel caso di una ferita, e si attivano – degranulando e rilasciando i fattori di crescita contenuti al loro interno. Questi funzionano contrastando l’azione dei fattori etiologici delle alopecie a livello dei bulbi, stimolando cellule staminali e i fibroblasti del paziente .

L’alopecia androgenetica, ad esempio, come dimostrato da recenti studi, è provocata dalla sofferenza del bulbo pilifero ad opera di un derivato del testosterone, che rende sempre più difficoltosa l’attività rigenerativa del follicolo che a sua volta diventa sempre più piccolo, fino a chiudersi. La stimolazione rigenerativa delle cellule follicolari cerca di contrastare proprio questo processo.

La parola chiave el trattamento per contrastare è dunque “medicina rigenerativa: un insieme di attività interdisciplinari volte a rigenerare cellule, organi e tessuti compromessi da malattie o dall’invecchiamento cellulare. L’obiettivo non è quello di sostituire il tessuto, ma di rigenerarlo biologicamente. Le terapie a base di fattori di crescita piastrinici ad alta qualità e le cellule ad alta capacità rigenerativa (autologhi del paziente stesso), associati a una cura ad personam, possono regolare l’attività di vita dei bulbi, promuovere una crescita migliore dei fusti dei capelli e una stimolazione da parte delle cellule staminali che ancora rimangono all’interno del cuoio capelluto, e quindi ottenere una significativa ricrescita di capelli e un aumento della densità globale“.

Il metodo medicale proposto consiste quindi nella biostimolazione delle staminali del follicolo pilifero, adatta ad ogni paziente, a prescindere dall’età, senza controindicazioni e di semplice esecuzione : nella prima fase viene effettuato un semplice prelievodi sangue come quello effettuato per un comune emocromo. Effettuate una o due centrifugazioni (a seconda del metodo da utilizzare,) si separano le piastrine dalle restanti componenti del sangue e quindi si procede a veicolarle con micro-iniezioni localizzate nel cuoio capelluto, con i fattori di crescita estratti .

Proprio perché la perdita dei capelli ha cause tra le più diverse e ampiamente variabili da un soggetto all’altro e poiché, di conseguenza, diverse sono le forme di alopecie, è auspicabile una visita diagnostica a cui un paziente affetto da alopecia debba sottoporsi prima di intraprendere qualsiasi trattamento . Importante è definire clinicamente e se necessario, con l’ausilio di esami, la tipologia di alopecia di cui si è affetti in modo da orientare la terapia e valutare quella più appropriata al problema .

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